Il Tergola è un fiume di risorgiva, come ben noto. Nasce in località Sansughe a nord di Cittadella, attraversa la Palude di Onara e qui affiora un’ acqua di falda a temperatura costante dopo un lungo percorso sotterraneo.
Le acque del Tergola sono sempre state utilizzate per le irrigazioni in agricoltura. Esse alimentano corsi d’acqua, come per esempio il Cognaro ed erano utilizzate anche per la macerazione della canapa e del lino con gravi problemi per la salute pubblica. Nei secoli passati la situazione era così degenerata come emerge dalle testimonianze del tempo che il parroco di Murelle – don Domenico Facciolati – si rivolse ai Procuratori della Repubblica di Venezia con questa lettera di denuncia:
«A di 4 agosto 1741. Fò giurata fede io sottoscritto che quelli che pongono canevi o lini ad immarsirsi nelli correnti cioè Cognaro, Caltana e Fiumicello preiudicano moltissimo alla salute di quasi tutti i miei parrocchiani. Perché essendoci pochi pozzi e questi poveri d’acqua sono costretti servirsi per cusinare ed anche bevere di quell’acqua putrefatta e vivere per molti giorni in quel fetantissimo odore e ciò con quanto danno della loro salute che però si ricorre a questo Supremo Magistrato con speranza di otenere l’opportuno riparo. »(2)
Note :
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Palude di Onara e fiume Tergola Sergio Di Benedetto 1996 – Tamari Pocket - “Riccardo Abati – Pianiga, Storia, parroci e civiltà contadina in un paese veneto 1991, p. 378″ –
- Water Museum Of Venice
- Magico Veneto