Ce li ricorderemo questi due giorni di pioggia! Acqua, acqua e ancora acqua che sferzava le finestre, che sembrava non volesse finire mai, che non ci faceva sentire al sicuro neanche nelle nostre case. Una notte illuminata lugubramente dai fulmini. Il frastuono del vento era talmente forte che copriva il rumore della pioggia cadente. Una notte da paura. Purtroppo alle 3.20 di questa mattina ha rotto l’argine sinistro del Muson all’altezza di Rustega con danni ingenti a molte famiglie. Questi eventi sono fuori portata, sono imprevedibili ed il loro susseguirsi toglie la voglia di fare. Per fortuna, lo diciamo sottovoce, Tergolandia da un primo controllo non risulta essere stata colpita da grossi danni. Dalla foto allegata si vede un po’ di ristagno d’acqua dovuto probabilmente ai “Fontanazzi”. Si tratta di canali sotterranei formatisi naturalmente che riaffiorano dal terreno a causa dell’alto livello e della pressione dell’acqua del fiume, formando piccoli laghetti o pozze che poi di solito rientrano in breve tempo con l’abbassamento del livello d’acqua. Il termine “Fontanazzi” che in veneto indica genericamente delle sorgenti o delle risorgive, nel linguaggio della geologia si riferisce più precisamente ad una sorgente che si forma per infiltrazione d’acqua sul lato esterno di un argine durante le piene di un fiume. I fontanazzi mettono a rischio la stabilità degli argini lungo i corsi d’acqua in quanto favoriscono una rapida erosione dell’argine stesso. Il fenomeno di allagamento viene agevolato anche dalle tane degli animali. Questi “tunnel” creati da alcune specie ( nutrie ) possono, in caso di innalzamento della piena, portare ad allagamenti anche estesi se non si fermano in tempo. Questi possono interessare sia l’argine del fiume sia i campi nelle vicinanze.