Ci piace chiamarla così come la località poi modificata in Campanigalli. Questo scritto non ha intenti esplicativi. Sul sito – Area35011 – curato dalla Amministrazione Comunale di Campodarsego è possibile rinvenire informazioni e foto d’epoca sull’argomento. E’ il sentimento che ci guida. Poche righe per evocare un tempo che fu e la dedizione che Vi riservava la popolazione del luogo. Un sentimento di appartenenza che ha fatto sì che, nonostante i pochi e rari investimenti che le sono stati dedicati, essa si presenti come “un quadro d’autore” immersa nel verde tanto da ispirare pace e tranquillità.
Negli anni 70’ la lungimiranza del Gruppo A.N.A. di Sant’Andrea di Campodarsego è stata la manna dal cielo che ha permesso di salvare questo monumento dalla incuria e dal degrado e di restituirla alla cittadinanza nel 1981. Nel 2012 l’Associazione Arcobaleno A.P.S. ha deciso che tale doveva essere il luogo di riscatto dell’arte chiusa tra le mura e visibile a pochi e qui è nata Tergolandia, dobbiamo dire con il grande supporto degli abitanti. Ricordiamo con grande nostalgia Gianfranco Dal Corso, che ci ha lasciato da qualche anno, prodigo di ironia e di racconti fatti un po’ di verità ed un po’ di invenzione.
Di Lui ci piace la narrazione della Madonnina spostata a causa dell’imminente restauro della Chiesa nel 1974 che “ non voleva andarsene da Panigae “ tanto che quel giorno lontano di Luglio ha grandinato come non mai. E’ finita “ Al Capitèo dei Mas-ci” e lì è ancora perché non è mai stata restituita. Il Vescovo di allora regalo’ “una Madonnina Addolorata di nome e di fatto “ che è tuttora visibile collocata sull’altare settecentesco. Recentemente su alcune foto di celebrazioni quali matrimoni e battesimi del 1975 è visibile l’attuale Madonnina, segno che lo spostamento risale ad anni precedenti.